Racconto preferito

Che opera di HPL mi porterei su un'isola deserta?
No, non potete chiedermi questo, sono troppi i racconti e i romanzi del nostro che meritano.
Il modello di Pickman è splendido, ma anche L'estraneo, Il colore venuto dallo spazio, La maschera di Innsmouth, Le montagne della follia e tanti altri.

Tra i racconti "minori" adoro I gatti di Ulthar, semplice e terribilmente efficate, ma soprattutto Nyarlathotep, strano e disturbante, dato che sembra quasi di viverci, nella prima parte di quel piccolo gioiello... speriamo di non vedere anche la seconda parte.

A dire il vero sono veramente pochi i racconti del nostro che lasciano indifferenti.

anacho ha scritto:Tra i racconti "minori" adoro I gatti di Ulthar, semplice e terribilmente efficate, ma soprattutto Nyarlathotep, strano e disturbante, dato che sembra quasi di viverci, nella prima parte di quel piccolo gioiello... speriamo di non vedere anche la seconda parte.

Mi permetto di rafforzare le virgolette di anacho perchè le troppo spesso snobbate Dreamlands per me stanno 10 passi avanti ai Miti.
Ma sopratutto mi permetto di quotare immensamente per quanto riguarda 'Nyarlathotep', una storia che solitamente non cito tra le mie preferite nonostante il mio ben noto aMMore per il Caos Strisciante perchè mi trasmette un pò meno emozioni rispetto ad altre.
Ho sempre avuto con Lovecraft un rapporto amore/odio perchè per quanto apprezzi e ammiri la sua prosa vi trovo degli effettivi ostacoli all' enjoyableness, per dirla all'anglosassone, dovuti all'eccessiva faraginosità e alle opinioni che attraverso essa ha espresso, in modo più o meno esplicito, su argomenti delicati come il razzismo e la figura della donna. Senza volermi inoltrare in questi ambiti che sicuramente sono stati trattati da persone più qualificate di me, ormai trovo nell'ironia la migliore chiave di lettura delle sue opere.
Per questo 'Pickman' sta un passo avanti a 'Nyarlathotep' nella mia scaletta, perchè riesce a divertirmi e spaventarmi al tempo stesso mentre nel secondo racconto c'è solo tensione dall'inizio alla fine. Tensione orchestrata ad arte, ma comunque sempre e solo tensione.
Per questo motivo, il momento in cui veramente iniziai a nutrire interesse per Nyarlathotep come personaggio non fu durante la lettura del racconto omonimo ma mentre affrontavo le duecento e passa pagine di Kadath.
Penso che l'esatto passaggio che mi ha fatto capire che, dovendo scegliere a quale divinità votarmi questa sarebbe stata Nyarly, sia stato:

Then, upon a signal, the cats all leaped gracefully with their friend packed securely in their midst; while in a black cave on a far unhallowed summit of the moon-mountains still vainly waited the Crawling Chaos Nyarlathotep.

E io ero tipo: Ma no, povero Nyarly... Carter, gli hai dato buca!  

Ora, immagino che quanto ho appena detto sia a contrasto con le mie lamentele di ieri riguardo le ruolate con giocatori che sdrammatizzano troppo le sessioni di CoC, ma leggere un racconto non è la stessa cosa di viverlo come protagonisti. Come lettore, io posso ridacchiare delle disavventure di Carter, ma nel momento in cui il GDR mi pone nei panni di un ipotetico sventurato protagonista Lovecraftiano mi resta davvero ben poco su cui scherzare su. Inoltre la mia virata 'comica' se così la possiamo chiamare, è avvenuta nel corso di ormai quasi otto anni di letture e riletture. All'inizio erao un'integerrima e serissima Lovecraftiana, lo giuro  

Le montagne della follia
La casa delle streghe
La maschera di Innsmouth
La casa sfuggita
La collaborazione "Nel labirinto di Eryx"